Guardando la storia occidentale, l'identità si palesa solamente come una sempre rinnovata relazione tra qualcosa che si ritiene fisso e sempre identico a se stesso e quella differenza, che qualifica l'identità come qualcosa di sfuggente, sempre da riconquistare, anche se, pur tuttavia, già da sempre raggiunta. Il concetto d'identità è senza dubbio uno dei concetti chiave attraverso cui l'Occidente si è autorappresentato, ma oggi viene sottoposto a forti critiche e assalti che, in alcuni casi, lo portano a essere quasi totalmente decostruito e, in altri casi, a doversi ripensare in modo meno monolitico, in quanto l'elemento dinamico della storia diventa predominante sull'elemento, considerato ormai statico e obsoleto, della metafisica. Per far in modo che il lettore non si perda nel vasto mare delle riflessioni sull'identità l'Autore delinea una mappa sintetica di tale complessa vicenda tuttora in progress. Verranno qui chiamati a testimoni la filosofia e le scienze sociali, così come la riflessione religiosa e la teologia, che vanno insonnemente meditando sulla questione dell'identità. Esse non possono non essere contestualizzate in una situazione globale sempre più complessa e dai contorni, a volte, sfuggenti, dove anche l'elemento religioso gioca una parte non di poco conto nell'assegnare una qualità peculiare alla stessa identità.