Nina Forte per lavoro guida un'automobile, ma non è una tassista: è un'autista NCC che ha ereditato la licenza dal padre. È una driver sui generis: colta, arrabbiata, madre di un adolescente inquieto ed ex moglie di un marito irresponsabile. Ha ottenuto un contratto di collaborazione con una banca sulla quale stanno mettendo le mani i cinesi lanciando un'offerta molto competitiva: e i clienti di Nina, quando salgono in macchina con lei, parlano, non temono di parlare, o forse non si preoccupano che lei ci sia, al volante e con le orecchie aperte. È ossessionata da un olfatto eccezionale, dalla dizione perfetta, dalla giustizia. Fra una rivelazione e uno scandalo, capisce che l'alta dirigenza della banca si sta difendendo dai cinesi con mosse oscure, destinate a lasciare intatti gli equilibri interni di potere. Nel labirinto degli eventi che segnano le torbide trattative dell'istituto bancario finisce l'indebitato Guido, amico storico di Nina, che viene trovato morto. Nina sente un odore che la perseguita e che fa da traccia, da indizio, da strada verso la soluzione del mistero. Nina Forte, intrepida driver, porta su di sé i segni del proprio tempo, delle proprie illusioni, delle proprie ossessioni. E si affaccia dalla pagina, complice come una sorella, come una ambasciatrice delle nostre inquietudini. Un giallo? Può darsi, ma anche una commedia. Una brillante commedia sociale in cui si staglia una piccola grande donna schierata contro la macchina del potere e del danaro.