Il senso della mente. Per una critica del cognitivismo
Un numero rilevante di esponenti delle scienze cognitive e filosofiche concepisce la mente come una specie di calcolatore e gli esseri umani come "macchine". Obiettivo di questo studio è mostrare come sia una cattiva scienza dell'umano la teoria che lo assimila a una macchina, giacché un umano-macchina perde tutte le caratteristiche che fanno di lui un essere umano. È invece possibile una effettiva scienza dell'umano che si svincoli dalla soggezione, più o meno diretta, ai modelli delle scienze fisiche e veda nell'inestricabile intreccio di biologia e cultura, linguaggio e prassi politica, estetica ed esperienza religiosa il senso specifico, ossia la natura, dell'Homo sapiens.