Villatiferno è un piccolo paese negli Appennini dove passato, presente e futuro si mescolano tanto da confondersi. È noto come "il paese dei Pescidoro". I suoi abitanti vivono in una quotidianità stagnante, sprofondati nel conformismo, in ossequio alle regole del potere costituito. Fa eccezione Cornelio Persico, nato in Argentina da Ramiro, emigrato italiano ripiovuto in patria col bambino e il dolore sudamericano di una donna da dimenticare. Del grigiore paesano Cornelio non ha nulla: a partire dalle sue assurde camice floreali, fino al progetto di uno spettacolo teatrale che esca dalle solite rappresentazioni di Pasqua. Folgorato dalla visione di Via col vento, Cornelio desidera farne una trasposizione drammatica. Sembra una cosa innocua, però i potenti di Villatiferno iniziano a vedervi un pericolo. Il progetto naufraga ma non nella mente di Cornelio, che non smette di pensare anche quando verrà internato nell' "Albergo" manicomio di Pescidoro. E infatti è solo l'inizio di un'avventura fra le stravaganze dei pazienti del manicomio, tentativi di fuga e anche amori. Cornelio è un irriducibile della autodeterminazione individuale.