Chiara Gamberale ritorna a parlare di amore e di straordinarie sofferenze e liberazioni in La zona cieca. Il romanzo prende spunto da quella parte di noi che ci è totalmente oscura sebbene sia sotto i nostri occhi ogni giorno e anche se per chi ci circonda è forse la parte più comprensibile di noi. Ma allora perché c’è quel qualcosa o quell’essenza che ci caratterizza ogni momento e ci rende vivi eppure noi non la cogliamo? Lidia Frezzani vorrebbe davvero capire che cos’è quel punto oscuro per vivere meglio la sua vita complicata e per aiutare i suoi ascoltatori della trasmissione radiofonica che conduce da molti anni e che si chiama Sentimentalisti anonimi. Le persone che la chiamano cercano un consiglio e un appiglio nella loro vita confusa, ma non sanno che Lidia è ben più sconvolta e confusa di loro e che quella zona cieca che ha non riesce ad illuminarla neppure un po’. Questo accade da quando vive una storia con Lorenzo, un quarantenne artista scrittore talmente impegnato da se stesso da non riuscire ad investire nella sua storia d’amore con Lidia. Anzi più lei si avvicina a lui più lui fugge. La loro relazione è così bloccata da questo meccanismo complesso e che non può portare da nessuna parte. Proprio mentre Lidia riflette sullo stato del suo amore, a Lorenzo arrivano delle lettere di un misterioso sciamano senza nome e senza volto che però sembra conoscerlo molto bene e che forse aiuterà Lidia nella missione impossibile di costruire una vera relazione con l’uomo che ama. In La zona cieca di Chiara Gamberale i personaggi sono pedine dei sentimenti, senza riuscire a capire e capirsi.