C'è un'America fatta di piccole città, di motel e stazioni di servizio, di sobborghi fantasma e fabbriche in disuso, tra luoghi nascosti alla vista. È l'America della provincia. Una distesa piatta, Levelland, una terra che si estende senza clamori tra le grandi metropoli delle due coste oceaniche. In questo isolamento sociale ed economico sono nati e cresciuti autentici sogni di rock'n'roll: una via di fuga, reale o immaginaria, per scappare dalla realtà che ti circonda. Senza clamori, all'alba degli anni '90, una rivoluzione ha avuto inizio dalle cantine di Belleville, sperduto Illinois, dove nacquero gli Uncle Tupelo di Jay Farrar e Jeff Tweedy, e si è propagata per gli interi Stati Uniti: prima e dopo di loro altri - che si chiamassero Jayhawks, Whiskeytown, Bottle Rockets, Wilco, Blue Mountain o Sixteen Horsepower poco importa - hanno dato vita a una variopinta carovana che avrebbe presto riportato tutto alla base, mettendo in moto un meccanismo della memoria dentro il rock'n'roll.