In modo non sistematico, bensì sotto forma di "meditazioni", brevi saggi che si possono anche leggere in modo episodico, Pier Luigi Celli ragiona di impresa, istituzioni, manager, leadership, etica, speranza. Sono riflessioni forti, "d'autore", coinvolgenti e spesso sferzanti, capaci di catturare l'attenzione, scavare dubbi, costringere al ripensamento. Sono riflessioni che nascono quando ci si scontra "con la nuda banalità di conti che non tornano quasi mai" o là dove ci colpisce la razionalità insensata dello sviluppo a tutti i costi. Celli non è nuovo a questi temi, ma qui la sua analisi è diventata ancor più penetrante, filtrata dall'esperienza recente di una malattia grave, che l'ha portato a rivedere con occhi del tutto nuovi i comportamenti delle (e nelle) aziende e istituzioni.