I volume racconta la storia della città dai primi villaggi neolitici al Duemila. Passano così nel racconto il formarsi del borgo sul Garampo, la lunga presenza dei Galli, la centuriazione romana, la caduta della Roma occidentale, l'avvento del Cristianesimo, le stragi perpetrate da consorterie tra loro ferocemente ostili. Seguiranno le signorie forestiere con le quali la città vive un vertice della sua storia, da Cia degli Ordelaffi a Malatesta Novello, che ci lascia il dono inestimabile della grande biblioteca, fino al duca. Dopo il grande affresco della città papalina, di Napoleone e del Risorgimento, con le figure luminose di Vincenzo Fattiboni, Eduardo Fabbri, Federico Comandini e con personaggi inquietanti come Eugenio Valzania, nel tempo in cui l'omicidio è elevato a metodo di lotta politica, si ricostruisce l'egemonia repubblicana di Ubaldo Comandini, le guerre mondiali, il fascismo e l'antifascismo cesenate, fino alla Liberazione e alla successiva costruzione della Cesena contemporanea, quando il racconto non può evitare di farsi cronaca, diario e passione.