"Non chiudiamoci in difesa inventandoci complotti contro la Chiesa. O riducendo a chiacchiericcio le voci che denunziano le nostre mancanze di fedeltà al Vangelo. Non si tratta solo della pedofilia. Non è tempo per battaglie di retroguardia. Bisogna uscire in campo aperto e camminare insieme con tutti gli uomini e le donne di buona volontà." Nelle parole aperte, franche, coraggiose di un vescovo conciliare, tutti i temi irrisolti di una Chiesa che teme il mondo perché ha paura di cambiare. "Non è la raccolta di quanto ho scritto nei lunghi anni del mio servizio pastorale. Spesso, noi vescovi, cediamo al narcisismo di rileggerci e pensiamo che altri trovino utile leggere i nostri interventi. Non intendo, quasi al termine del mio viaggio, rivolgere lo sguardo al passato. Non credo che il Vangelo possa prescindere dalla logica della Croce e ridursi a passeggero entusiasmo. Però non bisogna eludere le domande che la società ci pone. Il Concilio ha avviato un confronto che va continuato.