A partire dalle leggende secondo cui l.origine del fenomeno criminale cinese risalirebbe alle società segrete del 1600, nate per controbattere gli invasori Manciù, e dalla descrizione della prima grande "Triade", il saggio arriva ai giorni nostri per tratteggiare le attività criminali in Europa e in Italia e il nascente rapporto di collusione tra mafia cinese e Cosa Nostra. Grazie alle sue ricerche e alla consultazione di saggi, quotidiani, periodici, e documenti ufficiali - relazioni di Convenzioni delle Nazioni Unite, atti di procedimenti penali, sentenze di condanna e molto altro - l'autrice riesce a definire l'allarmante profilo di queste organizzazioni criminali che da decenni ormai esercitano il loro potere in tutta Europa, avendo come principali attività l'immigrazione clandestina, la prostituzione, la falsificazione di documenti d'identità, lo spaccio di stupefacenti e la contraffazione. La presenza delle mafie cinesi in Italia è ad oggi fortemente concentrata nel Nord Italia, tra Lombardia e Toscana, ma inizia a espandersi anche al Sud. Già il titolo del saggio esplicita chiaramente le ipotesi - fondate su fatti di cronaca, intercettazioni telefoniche e altro materiale documentario - riguardo a una sempre più vasta collusione tra la criminalità cinese e le "nostre" mafie.