Eléazard von Wogau, eroe inquieto di questa incredibile foresta di storie, è stato mandato dal suo giornale come corrispondente a Alcântara, l'ultimo avamposto del Nordeste brasiliano. Dove un giorno riceve un affascinante manoscritto, biografia inedita di un famoso gesuita del Seicento. Comincia così una ricerca a cavallo tra verità e finzione, destinata ad avere ripercussioni sorprendenti anche sulla sua vita privata. Quasi che il viaggio straordinario nell'universo di Athanasius Kircher si rispecchiasse nelle vicende di personaggi che fanno a gara per dare senso a un mondo forsennato e patetico: Elaine, archeologa in missione improbabile nella giungla del Mato Grosso, Moéma, studentessa alla deriva, o ancora Nelson, ragazzino fragile delle favelas di Pirambú che sniffa il piombo fuso della vendetta. Siamo in Brasile, il Paese degli eccessi. Siamo anche nella terra incognita di un romanzo-fiume, nel quale ogni parte si apre con un capitolo della biografia di Kircher, "il maestro delle cento arti", genio barocco, antenato dell'egittologia e della vulcanologia, inventore del microscopio e della lanterna magica.