L'idea che esista un solo tipo di capitalismo e che le economie capitalistiche siano fondamentalmente identiche riflette un modo di pensare comune ai tempi della guerra fredda, quando si fronteggiavano due superpotenze, rappresentanti due ideologie contrapposte: il capitalismo, fondato sulla proprietà privata e il comunismo o il socialismo. Tuttavia già dopo la caduta del Muro di Berlino, ma ben prima delle crisi di inizio XXI secolo, si è cominciato a mettere in discussione l'idea che ci sia una sola forma di capitalismo. Scrivendo in un linguaggio accessibile, gli autori dimostrano come esistano quattro diversi tipi di capitalismo: quello basato sull'imprenditorialità e l'innovazione, quello delle grandi imprese, quello diretto dallo stato, e infine quello oligarchico. Non tutti sono buoni e non tutti producono crescita. Le analisi di queste grandi tematiche risultano particolarmente importanti nell'attuale turbolenta fase storica.