Carlos Barral poeta, intellettuale, militante antifascista, editore. Dagli anni cinquanta, la Seix Barral, la casa editrice da lui rifondata, fu protagonista del rinnovamento culturale della Spagna, aprendo coraggiosamente una breccia nel regime franchista. Il piccolo editore barcellonese lanciò una nuova generazione di romanzieri spagnoli e fu all'origine del boom del romanzo latinoamericano, con la rivelazione di Mario Vargas Llosa. Conquistata la fama internazionale, Barral diventò un simbolo di impegno civile e libertà di pensiero, oltre i confini europei. Da Francoforte all'Avana, da Milano a Parigi, il suo intuito geniale, il fascino innato e la vitalità trascinante scuotevano il mondo culturale dell'epoca. Con l'Italia, specialmente, intessé una fitta trama di corrispondenze letterarie e affinità editoriali. In questo libro il corso naturale dei ricordi, guidato da una "metodica inesattezza", lascia emergere l'adolescenza di Barral, la prima giovinezza a Barcellona, l'esperienza editoriale, i memorabili incontri con i protagonisti della cultura e della politica. Da autentico poeta e scrittore, attività che ha amato e intensamente coltivato, Barral nelle sue memorie ha saputo condensare non solo la propria vita, ma l'affresco di un'epoca storica e di una civiltà letteraria.