Haim Baharier, anticonformista studioso della Torà e del Talmud, affronta il tema della lettura dei testi sacri con tutta la sua sottigliezza di interprete e una libertà interiore nutrita dalla fede e dal dubbio. Attingendo a secoli di sapienza rabbinica - ma con un occhio alla drammatica realtà attuale - "II tacchino pensante" ci aiuta a scoprire tutta la ricchezza della parola di Dio, l'impegno necessario per accoglierla e comprenderla, e la rischiosa fecondità di un confronto ravvicinato con il testo. A illuminare il cammino sono anche aneddoti personali e storielle hassidiche struggenti o ironiche, sempre paradossali. Il risultato è un'illuminante e a tratti provocatoria meditazione sul rapporto tra oralità e scrittura, tra libertà e tradizione, tra l'individuo e il suo popolo, tra l'uomo e Dio.