Aprendo il vaso di Pandora dei videogiochi, si scopre inaspettatamente che una gran parte dei titoli - anche fra quelli più conosciuti - ha a che fare con la narrazione, e in particolare con la fiaba, il mito, l'avventura. Dalle atmosfere delle mille e una notte al giallo metropolitano, dalle spy stories più classiche alle ambientazioni gotiche del noir, dal Giappone degli antichi samurai al deserto in cui si muovono i picari contemporanei, dalle utopie della fantascienza alla concretezza del vivere quotidiano, nessun topos immaginativo viene tralasciato, o emarginato, dai videogame narrativi dei quali i bambini e i ragazzi sono destinatari privilegiati, anche se non esclusivi. Nasce di qui la necessità di adottare filtri particolari che permettano di cogliere l'originale valenza educativa dei prodotti interattivi e di svelarne la capacità di aprire orizzonti di senso inusuali rispetto alla quotidianità.