Questo libro affronta per la prima volta in maniera complessiva l'attivita teatrale di Italo Calvino, dagli anni della produzione giovanile fino alla tormentata riscrittura di Un re in ascolto che accompagnera l'autore fino alla morte nel 1985.
La ricostruzione filologico-indiziaria dello stile e dei temi utilizzati nelle opere teatrali giovanili perdute e l'analisi puntuale di un corpus di recensioni teatrali calviniane mai pubblicate in volume fino ad ora costituiscono il fulcro di questo saggio che, oltre a gettare nuova luce su uno dei tanti 'tavoli di lavoro' dello scrittore sanremese, mira a reimpostare il discorso critico sulla militanza politica di Calvino e sulle teorie estetiche da lui promosse nel corso degli anni Cinquanta.
Una delle ipotesi avanzate del questo libro e che Calvino oscilli tra ricerca e rimozione della sua identita repressa di drammaturgo e che il rapporto conflittuale con la materia teatrale svolga un ruolo fondamentale nell'impegno calviniano ad auto-rappresentarsi e a fabbricarsi una identita autoriale in continuo rinnovamento.