Per chi non è credente l'esperienza del Cammino di Santiago può essere sconvolgente in tanti modi diversi. Julie decide di partire senza una motivazione precisa, se non, forse, quella di sfuggire a un'immagine di se stessa che non le va più bene. Quella che vivrà sarà un'esperienza a tutto tondo, un primo, indimenticabile, viaggio alla scoperta della propria identità. Con spirito ironico e a tratti critico (nei confronti di se stessa e degli altri) Julie parla del suo personale cammino; costellato di mille avventure e altrettante emozioni, vissuto in compagnia di un altro pellegrino, incontrato lungo il percorso: Matteo. Insieme scopriranno il valore dell'amicizia, l'importanza del poter contare sugli "altri", ma anche la rabbia e lo sconforto che nascono dal dover accettare le proprie debolezze. Quella di Julie è la storia di un Cammino che si fonde con decine di altri Cammini, quelli di tutte le persone incontrate nei 30 giorni passati sulle strade di una Spagna a volte estranea, a volte familiare, di certo mai scontata.