L’omicidio del sindaco di Racalmuto nel novembre del 1944 è il punto di partenza di “La congiura dei loquaci”. Il romanzo di Gaetano Savatteri recupera un vecchio fatto di sangue e ne riordina i passaggi. Il colpevole incriminato fu un lavoratore della zolfatara, soprannominato Centopassi. A indicarlo furono i numerosi e collaborativi testimoni dell’episodio. Le indagini si conclusero quindi in modo rapido. Eppure, da subito fu evidente a tutti la sua innocenza. L’episodio colpì profondamente l’opinione pubblica e diede lo spunto per creare il modo di dire: “Tantu paga Centopassi”. Savatteri ripercorre il caso di cronaca nera e il suo errore giudiziario in modo rigoroso e asciutto. Una faccenda, già narrata da Sciascia, descritta qui con una prosa nuova. Errori, sabotaggi e intrighi sono le vie in cui districarsi per capire sul serio la vicenda e le complesse dinamiche intercorse.